Boom di case vacanze 2024: nuove regole e selezione naturale

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Boom di case vacanze 2024: nuove regole e selezione naturale

L’ascesa repentina delle locazioni brevi ha trasformato l’home-sharing da semplice condivisione di un’abitazione privata in un vero e proprio business che si rivela vincente per tantissimi proprietari di immobili.

Il fenomeno degli affitti brevi ha cambiato totalmente il settore dell’ospitalità facendosi sempre più spazio nel giro d’affari. Il volume di viaggiatori nel nostro paese è in continua crescita determinando, di conseguenza, anche un incremento di alloggi messi a reddito. Nel 2023 è stata evidenziato un aumento del 13,8% rispetto al 2022 con un conteggio di 678,6 milioni di notti trascorse dai turisti in case vacanze. Oltre alla crescita esponenziale di alloggi destinati alla locazione breve, è aumentata la tariffa media giornaliera, soprattutto nei periodi più caldi. 

Gli affitti temporanei rappresentano, sempre di più, un’inaspettata fonte di reddito per molti proprietari. Una grande opportunità che ha aperto nuove strade a molti di coloro che possedevano un secondo immobile o che erano alla ricerca di un investimento che potesse fruttare. Cresce la domanda e al tempo stesso, aumenta il numero delle locazioni destinate agli affitti brevi.

Soprattutto in questo periodo, emergono nuovi dibattiti sul sovraffollamento turistico che genera, inevitabilmente, un impatto negativo su città d’arte e località balneari e di montagna. Si parla di overtourism ovvero quel fenomeno che vede una destinazione turistica subire un afflusso eccessivo di visitatori rispetto alle sue capacità di accoglienza, al punto da far scattare problemi ambientali, sociali ed economici. Ciò causa una serie di problemi quali l’erosione dell’ambiente, l’aumento dei prezzi delle abitazione, il sovraccarico e l’insoddisfazione dei residenti poichè, tale fenomeno, ha anche minato il diritto alla casa sottraendo immobili al mercato residenziale. Molte città, come New York, hanno iniziato ad adottare misure restrittive per dare un freno alla saturazione turistica. In Italia, oltre a dei provvedimenti delle singole amministrazioni, il Governo sta adottando dei provvedimenti per fronteggiare il fenomeno. 

La domanda record ha certamente fatto si che si moltiplicassero le case vacanze destinate alla location breve ma molti proprietari stanno riscontrando difficoltà nel rispondere all’aumento delle nuove norme restrittive e nel fronteggiare l’alto livello di concorrenza, sicuramente destinato a crescere. Improvvisarsi, senza conoscere le ampie opportunità e  le minacce di un settore così spietato, risulta al quanto fallimentare. Se prima bastava mettere a reddito un immobile per avere successo, oggi occorre fare i conti con nuove sfide. A far la differenza adesso, sono le attività di marketing, la cura meticolosa degli ospiti e l’offerta dei servizi extra. È chiaro che il mercato degli affitti brevi stia andando verso una selezione naturale scartando chi sarà restìo nel passare da una gestione improvvisata ad una professionale. Affidarsi a figure quali i property manager, permette di avere la garanzia di una gestione imprenditoriale, anche dal punto di vista burocratico e fiscale. Si tratta di una figura con competenze multidisciplinari che sa come promuovere al meglio l’immobile sul mercato, dalla valorizzazione e manutenzione, fino alle attività di marketing e alla gestione del flusso di prenotazioni. Passare da un’attività “fai da te” ad un’attività imprenditoriale permette indubbiamente di offrire maggiore visibilità, un elevato standard qualitativo agli ospiti massimizzando la rendita annua e il valore dell’immobile nel tempo.

Fonte Sole24ore “Affitti brevi tra nuove regole e selezione naturale: ecco chi ce la farà”