Il trend in ascesa del turismo rurale
Il turismo rurale in Italia è pronto ad una nuova stagione positiva, con un numero crescente di italiani e turisti stranieri che scelgono destinazioni extraurbane per le vacanze estive. Si evidenzia una tendenza crescente verso esperienze immerse nella natura con un’offerta di servizi sempre più sofisticati.
Secondo numerose indagini, a preferire questa tipologia di mete è principalmente il turista tra i 45 e i 65 anni che che, per la maggior parte dei casi, viaggia in coppia.
Emerge che più della metà dei turisti cambia rotta sulla stagionalità. Si valuta maggiormente la primavera e l’autunno per le vacanze brevi uscendo fuori dai classici schemi dell’alta stagione. L’Italia si riconferma tra le destinazioni più desiderate, sia da parte degli italiani ma soprattutto dagli stranieri. Le mete più popolari per gli italiani sono quelle balneari, seguite da montagna e colline e infine, i piccoli borghi.
In merito ai fattori di scelta per le vacanze, il prezzo e la situazione geopolitica continuano ad essere i principali driver. Più del 30% dei turisti indica il risparmio come elemento cruciale nella pianificazione di un viaggio ma ad attirare l’attenzione sono anche l’autenticità del luogo e delle esperienze. Cresce infatti la ricerca di nuove esperienze che vertono su escursioni a contatto con la natura, attività culturali e percorsi enogastronomici, alla scoperta di tradizioni e piatti tipici del territorio. Ad aumentare inoltre, è anche l’interesse per la sostenibilità. Vengono privilegiati gli alloggi eco-friendly e i mezzi di trasporto sostenibili. Le destinazioni rurali, infatti, non sono solo un rifugio dalla folla, ma
anche un modo per vivere il territorio in modo più profondo e rispettoso. Chi sceglie di fare una vacanza di questo genere ha la possibilità di entrare in contatto con la cultura locale in maniera più intima e diretta vivendo
l’esperienza come un’opportunità di conoscenza e relax.
Questo tipo di turismo rurale sta aiutando a dilatare la stagione turistica e a valorizzare destinazioni alternative, contribuendo a combattere l’overtourism che affligge alcune delle mete urbane più popolari. Un trend che aiuterà a ridurre la pressione sulle località più “calde” redistribuendo il turismo in modo più equo e sostenibile.