Mercato immobiliare: tra calo dei prezzi delle case e mutuo in rialzo
Dopo la capacità di ripresa nel 2022, adesso il mercato immobiliare europeo sta subendo un rallentamento. Sotto i riflettori, il calo dei prezzi già in diversi paesi come Germania e Regno Unito.
L’aumento dei tassi d’interesse sta minacciando il mercato immobiliare creando situazioni di incertezza generale. Le rate del mutuo, per molte famiglie, risultano difficili da sostenere imponendo comportamenti più cauti. L’accesso al credito sta diventando sempre più problematico e ciò lascia presagire un rischio di rallentamento, sempre più imminente, delle compravendite. La Pandemia mondiale ha determinato una minore accessibilità economica degli alloggi e l’aumento dei tassi spingerà sempre più verso un crollo dei prezzi degli immobili.
Nel Regno Unito, ad esempio, si sta assistendo ad una diminuzione del 3,8% su base annua del prezzo medio delle abitazioni. Una situazione abbastanza critica che sta contribuendo al calo delle attività nel mercato immobiliare. Anche la Germana sta vivendo un periodo di grande incertezza e ciò lo testimonia la Global Property Guide che individua a Maggio 2023 un calo dei prezzi delle case del 14,61%. Dal rapporto di Standard & Poor’s, agenzia mondiale di rating, si presuppone che in molti paesi europei il rallentamento si protrarrà fino al 2024. La domanda e il fabbisogno abitativo rimangono elevati ma si tratta di un panorama incerto a causa dell’imprevedibilità dell’inflazione, dell’aumento del costo del debito e dell’aumento delle tasse.
Riguardo l’Italia, secondo le statistiche Omi, le transazioni diminuiscono determinando un impatto decisamente rilevante sul giro d’affari. Nonostante i segnali di appannamento, non si evidenzia attualmente una vera e propria crisi immobiliare. A rimanere a galla, lo student housing e il settore residenziale. Anche in Italia, molte famiglie hanno fatto i conti con la propensione al risparmio e il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude, ad un’ampia fetta di popolazione, la possibilità di accedere ad un sostegno creditizio. Secondo Nomina, nel nostro paese si assisterà ad un calo del 14,5% rispetto al 2022 con una perdita di 18 miliardi di euro nel mercato immobiliare. I dati di Omi parlano chiaro: nel primo trimestre del 2023 le compravendite sono in calo dell’8,3%. A subire un maggiore calo Bologna e Milano , seguite da Roma e Firenze. Una diminuzione meno accentuata a Genova e Palermo.
Secondo gli esperti, saranno due i possibili scenari nel 2023. Uno di tipo stazionario in cui si avvertirà una riduzione del 14% delle compravendite con prezzi stabili e uno scenario in cui si riscontrerà una diminuzione delle vendite e dei prezzi.